Ricomincio da Taaac, la locandinaRicomincio da Taaac, la locandina

Dopo il grande successo di “Mollo tutto e apro un chiringuito”, arriva nelle sale cinematografiche il secondo capitolo della saga del Milanese Imbruttito. Dal 26 settembre 2024, Germano Lanzoni torna a vestire i panni dell’iconico “Imbruttito” in “Ricomincio da Taaac”, diretto dai registi Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi. Questa nuova commedia italiana, prodotta da QMI in collaborazione con Medusa Film, Ramaya Productions e Prime Video, promette di divertire il pubblico, ma anche di offrire uno spunto di riflessione sul mondo del lavoro e sulle sfide della modernità.

La trama: tra crisi personale e riscoperta di valori

In “Ricomincio da Taaac”, il protagonista, noto per la sua spiccata milanesità e il suo stile di vita orientato al successo professionale, affronta un drammatico capovolgimento di fortuna. Il “Signor Imbruttito”, interpretato da Germano Lanzoni, perde tutto ciò che ha costruito nel corso della sua carriera: lavoro, casa e persino famiglia, a causa dell’acquisizione della sua azienda da parte di una multinazionale americana, la Blacksun.

La società, incarnazione di valori come inclusività e sostenibilità, è lontana anni luce dall’atteggiamento pragmatico e cinico dell’Imbruttito. A seguito di questo cambiamento improvviso, il personaggio si trova costretto a svolgere mestieri che aveva sempre snobbato: dog sitter, rider, lavavetri. Sarà proprio confrontandosi con questi lavori, e con persone da lui considerate “invisibili”, che l’Imbruttito vivrà una vera e propria trasformazione. Le sue esperienze lo metteranno in contatto con una realtà diversa, fatta di persone con lauree, competenze e master che, tuttavia, sono spesso relegate ai margini della società. Questo viaggio nel mondo del precariato e dei lavori umili lo porterà a una profonda riflessione e, forse, a un riscatto professionale e umano.

Un cast ricco di volti noti e new entry

Oltre al ritorno di Germano Lanzoni nel ruolo del protagonista, “Ricomincio da Taaac” vede la partecipazione di molti attori già noti al pubblico della saga del Milanese Imbruttito, tra cui Brenda Lodigiani nei panni dell’Imbruttita e Paolo Calabresi come Aldo Brusini, imprenditore visionario e ambientalista. Si rivedono anche Laura Locatelli (la Wife), Valerio Airò Rochelmeyer (il Giargiana), Leonardo Uslengo (il Nano) e Renato Avallone (lo Statale).

Tra le new entry, spiccano attori di grande talento come Maurizio Bousso (nel ruolo di Martin), Francesco Mandelli (Frank Black), Raul Cremona (Fabio Galanti), e Tommy Kuti (Obi). Inoltre, il cast è arricchito da una serie di guest star d’eccezione, tra cui Claudio Bisio, Daniele Adani, Jake La Furia, e persino volti noti come la conduttrice Licia Colò.

Ambientazioni iconiche: un omaggio a Milano

Rispetto al primo film, ambientato principalmente in Sardegna, il sequel si svolge interamente a Milano. Le riprese toccano alcune delle zone più rappresentative della città, come il quartiere di Portanuova, cuore pulsante della capitale lombarda. In particolare, i luoghi iconici di Piazza Gae Aulenti, la Biblioteca degli Alberi (BAM) e il Bosco Verticale fanno da sfondo alle vicende del protagonista, accentuando il contrasto tra la modernità milanese e le sfide che l’Imbruttito deve affrontare.

Accanto a queste location centrali, non mancano brevi escursioni sui Navigli, presso l’Abbazia di Chiaravalle e nella suggestiva Bellagio sul lago di Como. La scelta delle ambientazioni non è casuale: rappresentano il dinamismo e la contemporaneità di una città in continua evoluzione, ma anche le sue contraddizioni.

Un film green: attenzione all’ambiente, Ricomincio da Taaac

Una delle caratteristiche distintive di “Ricomincio da Taaac” è il suo impegno per l’ambiente. La produzione ha adottato un protocollo green per ridurre l’impatto ambientale delle riprese. Tra le misure adottate, spicca l’uso di luci al LED a basso consumo energetico, la riduzione degli spostamenti del cast e della troupe grazie alla vicinanza delle location, e l’utilizzo della rete elettrica locale per minimizzare l’impiego di generatori.

Inoltre, durante le riprese sono stati predisposti cestini per la raccolta differenziata e il reparto costumi ha recuperato abiti di scena da mercatini dell’usato, promuovendo il riutilizzo dei materiali. Anche l’uso di borracce riutilizzabili per tutta la troupe ha contribuito a ridurre gli sprechi di plastica, rendendo il set un esempio di produzione sostenibile.

Un fenomeno culturale dal web al grande schermo

Il Milanese Imbruttito non è solo una serie di film: è un vero e proprio fenomeno culturale. Nato come un social brand nel 2013, creato da Marco De Crescenzio, Federico Marisio e Tommaso Pozza, il progetto è rapidamente diventato virale, accumulando milioni di follower sulle principali piattaforme. Con oltre 2 milioni di seguaci su Facebook, 750.000 su Instagram e 520.000 iscritti al canale YouTube, il Milanese Imbruttito è riuscito a trasformare una caricatura della figura del “milanese doc” in un successo travolgente.

Il primo film, “Mollo tutto e apro un chiringuito”, uscito nel 2021, ha conquistato il pubblico, esordendo tra i maggiori incassi italiani nel difficile periodo pandemico. Il sequel punta a consolidare questo successo, portando il pubblico nuovamente a riflettere, con ironia, su temi attuali come il lavoro precario, la sostenibilità e l’inclusione.

Conclusione: un nuovo capitolo tra risate e riflessione

“Ricomincio da Taaac” è una commedia che, oltre a far sorridere, invita il pubblico a riflettere su questioni sociali di grande attualità. Il personaggio del Milanese Imbruttito, con le sue contraddizioni e il suo spirito ironico, rappresenta lo specchio di una società in continuo mutamento, dove anche i valori tradizionali del lavoro e del successo vengono messi in discussione.

Questo film non è solo un modo per raccontare le disavventure di un personaggio amato, ma anche un’occasione per celebrare la città di Milano, con il suo dinamismo e le sue sfide, e per promuovere una visione più sostenibile e inclusiva del futuro.