George Armitage, noto regista e sceneggiatore americano, è deceduto il 15 febbraio 2025 nella sua residenza di Playa del Rey, California, all’età di 82 anni. La notizia è stata confermata dal figlio, Brent Armitage, come riportato dai media statunitensi.
Gli esordi e la collaborazione con Roger Corman
Nato il 13 dicembre 1942 a Hartford, Connecticut, Armitage si trasferì con la famiglia a Beverly Hills nel 1957. Dopo aver studiato scienze politiche ed economia alla UCLA, iniziò la sua carriera nel mondo del cinema lavorando nel reparto posta della 20th Century Fox. La svolta arrivò negli anni ‘70 grazie all’incontro con il leggendario produttore di B-movie Roger Corman. Sotto la sua guida, Armitage scrisse e diresse “Private Duty Nurses” (1971) e “Hit Man” (1972), quest’ultimo interpretato da Bernie Casey e Pam Grier.
Il successo con “Miami Blues” e “Grosse Pointe Blank”
Il nome di Armitage è indissolubilmente legato a due pellicole cult degli anni ‘90. Nel 1990, diresse “Miami Blues”, adattamento del romanzo di Charles Willeford, con Alec Baldwin e Jennifer Jason Leigh nei ruoli principali. Il film racconta la storia di un criminale appena uscito di prigione che si scontra con un detective veterano. Sette anni dopo, nel 1997, Armitage tornò dietro la macchina da presa per “Grosse Pointe Blank” (in Italia “L’ultimo contratto”), commedia nera con John Cusack nei panni di un sicario professionista che ritorna nella sua città natale per una riunione scolastica, intrecciando vecchie fiamme e nuovi bersagli.
Ultimi lavori e ritiro dalle scene
L’ultimo film diretto da Armitage è “The Big Bounce” (2004), tratto da un romanzo di Elmore Leonard e interpretato da Owen Wilson e Morgan Freeman. Nonostante un cast di rilievo, la pellicola non ottenne il successo sperato. Dopo questa esperienza, Armitage si allontanò progressivamente dal mondo del cinema, dedicandosi a progetti personali e alla famiglia.
Un’eredità nel cinema di genere
La carriera di George Armitage è stata caratterizzata da una forte inclinazione verso il cinema di genere, con una predilezione per storie intrise di humor nero e personaggi fuori dagli schemi. E la sua collaborazione con figure come Roger Corman e la capacità di dirigere attori del calibro di Alec Baldwin e John Cusack testimoniano il suo talento e la sua versatilità dietro la macchina da presa. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per il mondo del cinema indipendente e di genere.
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