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Film Commission Abruzzo: nuova guida e nuovo volto per il cinema nella regione

Film Commission Abruzzo, il nuovo presidente

Dopo oltre vent’anni di attese e promesse, l’Abruzzo può finalmente contare su una Film Commission strutturata e operativa. A ufficializzare la nascita di questa nuova governance è stato il presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha presentato alla stampa il nuovo direttore della Film Commission Abruzzo, Alessandro Massimo Maria Voglino, e il logo ufficiale della Fondazione, simbolo dell’identità visiva del progetto.

Una guida di esperienza per una missione ambiziosa

Durante la conferenza stampa tenutasi a Palazzo Silone, Marco Marsilio ha sottolineato l’importanza strategica di questo passo: «Diamo finalmente all’Abruzzo uno strumento che il territorio attendeva da oltre vent’anni. Con la nascita operativa della Film Commission e la nomina di un direttore di comprovata esperienza, diamo corpo a un progetto che potrà generare importanti ricadute economiche, occupazionali e d’immagine».

A capo della struttura è stato scelto Alessandro Massimo Maria Voglino, 69 anni, originario di Milano, con una carriera consolidata nella gestione di politiche culturali. Già fondatore e direttore delle Film Commission di Lombardia e Lazio, Voglino porta in Abruzzo una visione manageriale matura e un network consolidato nel mondo del cinema e della produzione audiovisiva.

Cineturismo e prossimità con Roma: le leve strategiche

«Il nostro obiettivo – ha spiegato Marsilio – è attrarre produzioni nazionali e internazionali, valorizzare le competenze professionali e le eccellenze artistiche della nostra regione. L’Abruzzo può contare su scenari unici, una prossimità privilegiata a Roma e supporto operativo immediato, elementi che ci rendono naturalmente competitivi nel mercato audiovisivo».

L’ambizione è chiara: trasformare l’Abruzzo in un hub produttivo capace di catalizzare l’attenzione di registi, produttori e investitori. Una strategia che si inserisce perfettamente nel trend crescente del cineturismo, fenomeno in cui le location diventano volano di promozione territoriale, creando un circolo virtuoso tra cultura, economia e identità regionale.

Una rete di eccellenze al servizio del progetto

Alla conferenza hanno partecipato anche Piercesare Stagni, presidente della Film Commission Abruzzo, Fabrizia Aquilio in rappresentanza del CdA della Fondazione, Rinaldo Tordera, presidente dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila e Giorgio Pasotti, attore e già direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo. Tutti hanno sottolineato l’importanza della sinergia tra istituzioni culturali e governance regionale.

Il logo ufficiale della Film Commission Abruzzo, ideato e realizzato dall’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, è stato descritto come un simbolo potente della nuova identità visiva, capace di raccontare con immediatezza la vocazione culturale e la proiezione internazionale del progetto.

Un’opportunità per il futuro dell’Abruzzo

L’investimento sulla Film Commission non è solo un’azione di marketing territoriale, ma una scelta strategica per il rilancio dell’economia creativa in Abruzzo. L’attenzione posta sulla governance, sull’esperienza del direttore e sul coinvolgimento delle eccellenze locali lascia presagire un futuro in cui la regione possa diventare protagonista nel panorama cinematografico italiano ed europeo.

La presenza di un professionista del calibro di Voglino testimonia la volontà di passare dai buoni propositi ai fatti. Come ha evidenziato Marsilio, la qualità delle candidature al bando ha confermato un interesse tangibile da parte del settore: «Al bando per il nuovo direttore hanno risposto professionalità di altissimo profilo».

Cultura, impatto e occupazione: una sfida strutturale

Il ruolo della Film Commission Abruzzo andrà ben oltre l’attrazione di set cinematografici. Essa diventerà una piattaforma di coordinamento per la filiera audiovisiva, promuovendo la formazione, sostenendo le maestranze locali, facilitando le procedure autorizzative e incentivando progetti culturali diffusi sul territorio.

La nuova governance punta infatti a costruire un ecosistema stabile, in grado di generare impatto concreto sia in termini economici sia in termini occupazionali. Dai tecnici agli scenografi, dagli attori locali ai service di produzione, l’intero tessuto professionale potrà trarre beneficio dalla presenza attiva della Film Commission.

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