Dal 10 al 15 giugno 2025, il Lago di Garda si trasformerà in un palcoscenico naturale per il grande cinema italiano e internazionale con il ritorno del Garda Cinema Film Festival. Giunta alla sua quinta edizione, la manifestazione diretta dal giornalista e critico cinematografico Franco Dassisti propone una programmazione intensa e coinvolgente, ricca di anteprime, incontri con i protagonisti e approfondimenti sul tema guida di quest’anno: «Oltre il confine».
Una line-up di grandi nomi del cinema italiano
Sul lungolago Regina Adelaide sfileranno nomi che hanno fatto la storia del cinema e volti emergenti pronti a raccontare nuove storie. Tra gli ospiti più attesi: Pupi Avati, Luca Zingaretti, Edoardo Leo, Giovanna Mezzogiorno, Maurizio Nichetti, Marianna Fontana e Fabio Testi.
Il Premio alla Carriera andrà proprio al maestro Pupi Avati, che presenterà il suo ultimo film L’orto americano, già apprezzato da critica e pubblico. Zingaretti sarà invece protagonista con La casa degli sguardi, suo esordio alla regia tratto dal romanzo di Daniele Mencarelli, mentre Edoardo Leo porterà Non sono quello che sono, originale rilettura dell’Otello di Shakespeare ambientata nel mondo criminale romano.
Giovanna Mezzogiorno presenterà il suo libro Ti racconto il mio cinema (Mondadori), un viaggio personale che offre uno sguardo unico sull’arte cinematografica, mentre Marianna Fontana chiuderà il festival con la presentazione di Luce, diretto da Silvia Luzi e Luca Bellino.
Un concorso internazionale tra talento e sperimentazione
Cuore pulsante della manifestazione è il Concorso Internazionale Cortometraggi, articolato in due sezioni: finzione e documentario. Le 31 opere selezionate riflettono sull’idea di “confine” attraverso narrazioni intime, sociali, politiche e culturali.
Tra i titoli in evidenza spiccano La Confessione di Nicola Sorcinelli, già candidato ai David di Donatello 2025, il corto sci-fi 154 con Giovanni Storti, e il delicato Monster di Sophia Lassi sull’adolescenza. Da non perdere anche il vincitore dell’Oscar 2025 per il miglior corto, I’m not a robot di Victoria Warmerdam.
In ambito documentaristico, riflettori puntati su Campo libero di Cristina Principe, che racconta il baseball per ciechi, e Survivors di Oliver Stiller, crudo reportage su un dramma dimenticato in Messico. I Sommersi di Giacomo Venturatogetta invece luce sulle violenze nei centri di rimpatrio.
Genius Loci: la voce dei giovani registi del Garda
La sezione Genius Loci celebra il territorio e il talento locale, con sette cortometraggi firmati da giovani autori del Lago di Garda. Tra questi, Dolci acque di Luca Grazioli, Un giorno di Francesco Bortolan e Sette minuti di Alessia Bottone, tutti capaci di raccontare storie autentiche con grande sensibilità e impatto visivo.
Una pre-apertura all’insegna della poesia
Il festival prenderà il via già il 10 giugno con una serata speciale affidata a Fabio Testi, che condurrà Concerto d’amore in versi, un reading poetico accompagnato da flamenco e musica classica. Testi sarà anche presidente di giuria, affiancato da Rosa Palasciano, attrice rivelazione del cinema indipendente, e Antonio Palumbo, regista tra cinema e teatro.
Incontri, libri e riflessioni sul presente
Il festival non si limiterà a proiezioni e red carpet: in programma anche appuntamenti con la cultura e l’attualità. Il prof. Giorgio Tabanelli presenterà il libro Costruttori di Pace, dedicato a figure che hanno abbattuto muri e unito popoli, incarnando in pieno il tema del festival.
Una cornice d’eccezione per un evento in crescita
Le location principali saranno il cortile del Municipio, che ogni sera si trasformerà in una splendida arena cinematografica all’aperto, e la Sala Congressi di Garda, dotata delle tecnologie più avanzate per la proiezione.
Partner e sponsor rendono possibile l’intera macchina organizzativa: da Autostrade per l’Italia, sponsor della serata inaugurale, a Cassa Rurale AltoGarda – Rovereto, fino a Riviera, progetto della famiglia Rana che ha ospitato la conferenza stampa e curerà gli aperitivi gourmet del festival.
Un festival tra arte e comunità
«Il nostro festival – ha dichiarato Franco Dassisti – è un luogo dove la passione per il cinema si unisce alla voglia di dialogare con il pubblico, in particolare con i giovani. Un progetto culturale che cresce anno dopo anno, radicandosi nel territorio».
Domenica Currò, presidente dell’associazione organizzatrice La Decima Musa, ha aggiunto: «Con Garda Cinema vogliamo raccontare storie, emozionare e creare connessioni. È un sogno nato in ambito istituzionale che oggi si è trasformato in una manifestazione riconosciuta a livello nazionale».