Breve introduzione
Per chi non conoscesse Ridley Scott egli è un regista e produttore cinematografico britannico di 87 anni. La sua opera più celebre è di certo “Il gladiatore”, di cui ha recentemente realizzato il sequel. “Alien, “Blade runner”, “Robin Hood”, “Hannibal” e “House of Gucci” sono altri suoi celebri film. Quattro candidature agli Oscar e uno vinto con “Il gladiatore”, cinque candidature ai Golden Globe e una vittoria.
L’intervista a Ridley Scott: le sue parole
L’intervista a Ridley Scott del BFI è stata a dir poco scottante. Le sue parole sono state: “The quantity of movies that are made today, literally globally – millions. Not thousands, millions… and most of it is s**t”
Quando gli viene chiesto se ci fossero delle pellicole che si salvassero dal resto, dei film che fossero la sua comfort zone ha detto: “Well, actually, right now, I’m finding mediocrity – we’re drowning in mediocrity. And so what I do – it’s a horrible thing – but I’ve started watching my own movies, and actually they’re pretty good! And also, they don’t age.”
“I watched Black Hawk [Down] the other night and I thought, ‘How in the hell did I manage to do that?’ But I think occasionally a good one will happen, [and] it’s like a relief that there’s somebody out there who’s doing a good movie.”
Analisi
L’intervista al regista Ridley Scott farà sicuramente discutere visto il suo carattere polemico e l’esagerazione delle sue parole. La critica del regista è rivolta principalmente a chi scrive le trame e le battute e agli altri registi. Dato che i film di oggi fanno tutti schifo ma la qualità è indubbiamente aumentata a livello di immagini il problema è solamente uno: le idee. I fili narrativi che cita Ridley Scott seguono proprio il concept dietro ai film. Anche in altre categorie si è parlato dello stesso problema: l’eccesso di produzione che rispecchia la diminuzione della qualità del lavoro (pensiamo all’industria letteraria ad esempio).
Ma ciò che dice il regista è vero? Autorità nel campo cinematografico, è difficile dargli torto anche quando le sue parole sono così forti. Sarà la storia a dircelo, però fenomeni come lo zapping, la diminuzione dei guadagni nei cinema fisici, il calo di attenzione e altri fenomeni vanno incontro a questa visione. È un fenomeno che di certo trascendo il mondo cinematografico, ma spesso i film vengono realizzati per andare incontro allo spettatore piuttosto che per seguire un’idea precisa (come i programmi politici)


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