La terza stagione di Hannibal: la metà
La metà della terza stagione di Hannibal inizia con il protagonista che è nell’ospedale psichiatrico gestito da Alana da tre anni mentre Will si è fatto una famiglia composta da una moglie e dal figlio dodicenne di lei. Jack bussa alla sua porta per chiedergli aiuto. Dopo anni tranquilli un nuovo, pericoloso, serial killer si è fatto vivo. “Il Grande Drago Rosso” o “Fatina dei dentini” ha sterminato due famiglie in un mese, sempre con la luna piena. Hannibal scrive a Will di non andare ma è inutile. L’idea di salvare altre vite lo porta di nuovo nella sede dell’FBI. Le prove sono poche, non ci sono collegamenti, l’aiuto di Hannibal può essere l’unica strada. La regia ci fa conoscere il Grande Drago Rosso, Dolarhyde, un uomo normale, silenzioso ma benvoluto per essere un ottimo lavoratore. L’uomo è vittima di psicosi: crede di essere il mitologico Grande Drago Rosso e i traumi della sua vita peggiorano la situazione. Chiama Hannibal, fingendosi il suo avvocato, per spiegargli ciò che sente e per dimostrargli la sua stima.
La crisi
Il nuovo serial killer, però, entra in una fase di crisi quando conosce Reba. La donna sviluppa nastri, passione anche di Dolarhyde, ed è cieca. La fiducia che gli dà lo mette in crisi e il conflitto tra sé e il drago inizia a divampare. Tra i due l’intimità cresce e diventa passione, Reba riesce a toccare delle corde scoperte, che nessuno aveva mai toccato. Questa esposizione di Dolarhyde aumenta ancora di più la sua aggressività quando diventa il Grande Drago Rosso. Hannibal architetta un piano e con il suo ingegno ottiene il nuovo indirizzo di Will. Il Grande Drago Rosso sa che Will lo sta cercando lontano da casa, così decide di andare a cercare i suoi familiari. La mossa, architettata da Hannibal, è sadica e riesce. Intanto nell’FBI la pressione aumenta perché la luna piena si sta avvicinando sempre di più. Non riescono a fare nessun passo avanti, se non grazie ad un suggerimento dello psichiatra. Un dipinto del poeta William Blake è intitolato come il soprannome del serial killer ed è conservato a breve distanza. A breve tempo di distanza, fingendosi ricercatori Dolarhyde e Will entrano nella sala privata dove è tenuto il dipinto. Il serial killer ha una riproduzione a casa e, dopo aver stordito la sua accompagnatrice, mangia il dipinto. È convinto che la sua potenza aumenterà. Will arriva sulla scena e viene messo fuori gioco, poi le tracce del killer vengono persi. Nessun ulteriore passo verrà fatto. La presenza di Reba, però, gli ha permesso di stordire i due senza ucciderli.
La Famiglia
La sera designata il Grande Drago Rosso assale la casa. Will e la sua famiglia abitano nei boschi, nel silenzio, e le assi dell’entrata sono rumorose. La moglie di Will percepisce il pericolo, sveglia il figlio e si mettono in fuga. In maniera rocambolesca riescono a scappare e il Grande Drago Rosso va su tutte le furie.

