Massimo Boldi e Neri Parenti premiati a Cortina per la loro carriera nel filone del cinepanettone, simbolo di trent’anni di commedia italiana.
Cortina e il Nation Awards: omaggio al cinepanettone
Cortina d’Ampezzo torna a essere protagonista della commedia italiana con la celebrazione del Nation Awards, che quest’anno ha premiato due figure emblematiche del cinepanettone: Massimo Boldi e Neri Parenti. L’evento si è tenuto presso l’iconico Hotel de La Poste, che ha ospitato una serata dedicata ai fasti di un genere che ha segnato la cultura pop italiana per oltre trent’anni.
Come accaduto nel 2023 con Jerry Calà e il regista Vanzina, quest’anno l’evento ha visto protagonisti alcuni dei nomi più noti legati a quel filone cinematografico. Umberto Smaila, con la sua band live, ha regalato momenti di nostalgia attraverso le colonne sonore che hanno accompagnato i cinepanettoni. Tuttavia, l’assenza di Christian De Sica, altro pilastro del genere, ha fatto discutere, benché il suo nome non sia stato esplicitamente citato durante la serata.
Massimo Boldi: il “Cipollino” del cinepanettone
Con un’energia inconfondibile, Massimo Boldi ha animato la serata e ha ribadito il valore del cinepanettone nella commedia italiana: «Si è creato il cosiddetto team del cinepanettone che, dopo un inizio di denigrazione, è diventato un cult perché è passato di generazione in generazione e non ha mai stancato».
Boldi, che ha girato numerosi film proprio nella cornice di Cortina, continua a essere un volto iconico del genere comico. Tra i suoi ultimi lavori figura il film “A Capodanno tutti da me”, diretto da Toni Fornari e Andrea Maia, in cui recita accanto a Paolo Conticini, Nancy Brilli e Francesca Manzini. Il film, che sarà trasmesso su Canale 5, rappresenta un’ulteriore testimonianza della sua scelta di rimanere fedele al cinema comico e commerciale: «È una scelta mia e mai passerò ad altri ruoli, come il drammatico, anche se il cinema oggi è un po’ in crisi».
Neri Parenti: tra passato e nuove sfide
Anche Neri Parenti, regista storico del cinepanettone, ha sottolineato le difficoltà che il genere sta affrontando nell’era moderna: «Il genere è un po’ in difficoltà ed è sempre più destinato alle piattaforme e non più alle sale». Un’affermazione che riflette il cambiamento delle abitudini di fruizione del pubblico.
Parenti ha inoltre condiviso la sua esperienza con l’intelligenza artificiale: «Ho visto creare un mio film con l’IA e mi ha lasciato sbalordito». Un segnale di come la tecnologia stia influenzando anche il settore cinematografico, aprendo nuovi scenari ma sollevando interrogativi sul futuro della creatività artistica.
Cortina e il legame indissolubile con il cinepanettone
Cortina d’Ampezzo non è solo una cornice scenografica: è il simbolo stesso del cinepanettone. Le sue montagne innevate, gli chalet eleganti e l’atmosfera festosa sono diventati un’icona del genere, al punto che ogni anno, con l’arrivo dei trailer natalizi, la mente corre subito a quei film che hanno saputo mixare gag, spensieratezza e satira sociale.
La serata del Nation Awards è stata un’occasione per rivivere quei momenti, tra risate, brindisi a base di prosecco e il ricordo delle celebri battute di Boldi, come il tormentone «Ma cosa dovevo fare?» che ha fatto da filo conduttore dell’evento.
Il futuro del cinepanettone tra tradizione e innovazione
Sebbene il cinepanettone affronti una crisi legata al cambiamento delle abitudini del pubblico, il genere mantiene un posto speciale nella cultura popolare italiana. Eventi come il Nation Awards dimostrano come questi film, nonostante le critiche iniziali, siano diventati un fenomeno intergenerazionale, capace di suscitare nostalgia e di essere un simbolo di spensieratezza.
Come ha sottolineato Boldi: «Il cinepanettone non ha mai stancato. È un genere che ha saputo evolversi pur rimanendo fedele alla sua identità». Un messaggio che invita a riflettere sul valore di una commedia semplice ma efficace, capace di unire generazioni e di adattarsi ai nuovi mezzi di distribuzione.