Il meglio dei cortometraggi italiani: i titoli che lasciano il segno

Il formato corto consente di sperimentare narrazioni autentiche e intense. I cortometraggi italiani da non perdere rappresentano una forma espressiva potente, capace di condensare emozioni e riflessioni in pochi minuti. Perfetti per scoprire nuovi registi e racconti autentici, sono spesso premiati nei festival. In questa guida troverai opere essenziali con trame approfondite, ideali per appassionati di cinema breve.


Selezione di cortometraggi italiani imperdibili

Bismillah (2018) – Alessandro Grande

  • Durata: circa 14 min
  • Trama:
    • Samira, 10 anni, vive illegalmente in Italia con il fratello Jamil gravemente malato.
    • Poiché sono immigrati clandestini, nessuno può portarli in ospedale senza rischi.
    • Una notte, Samira decide di cercare aiuto da sola: affronta la solitudine, la lingua e il dolore.
    • La sua nenia ricorrente, “Bismillah” (“in nome di Allah”), diventa un mantra di speranza.
    • Tema centrale: immigrazione, responsabilità infantile, fragilità e coraggio in condizioni avverse.

Il respiro dell’arco (2011) – Enrico Maria Artale

  • Durata: circa 10 min
  • Trama:
    • Una giovane arciera cerca di perfezionare la respirazione e la tecnica con l’arco.
    • L’allenatore la esorta a calarsi nei movimenti, ma lei conserva una tensione irrisolta.
    • Si scopre che dietro la sua disciplina sportiva si cela un desiderio primitivo e violento.
    • Un conflitto interiore: tra controllo e istinto, la protagonista cerca di armonizzare corpo e mente.

My Tyson (2018) – Claudio Casale

  • Durata: ~15 min
  • Trama:
    • Un giovane rom sogna di diventare pugile per riscattarsi socialmente.
    • Affronta ostacoli: pregiudizi, marginalità e sfide familiari.
    • Tra allenamenti e sogni, emerge una storia di determinazione e speranza.
    • Finalista ai Nastri d’Argento, affronta il tema dell’identità, della cultura rom e del riscatto personale.

Il tratto (2016) – Alessandro Stevanon

  • Durata: ~10 min
  • Trama:
    • Un bambino dipinge il proprio mondo interiore, costruendo paesaggi di segni e colori.
    • Usa il disegno come lente della realtà: ogni tratto è una visione personale.
    • Il corto è un viaggio poetico nel pensiero infantile, simbolico e carico di emozione.
    • Esplora l’immaginazione come mezzo di interpretazione del reale.

La fortuna di essere donna (2020) – Silvia Luciani

  • Durata: ~10–15 min
  • Trama:
    • Una giovane fotografa affronta l’ansia da prestazione e la pressione del corpo femminile.
    • Naviga un mondo in cui l’immagine è giudice, e la libertà personale è in bilico.
    • Il corto provoca sul tema della parità di genere e della rappresentazione dell’identità femminile.

A occhi chiusi (2021) – Mauro Russo Rouge

  • Durata: breve (~10 min)
  • Trama:
    • Ambientato in una scuola, un giovane vive situazioni ambigue tra realtà e finzione.
    • La tensione psicologica cresce: chi osserva e chi è osservato?
    • Le linee tra sogno, paura e controllo si sfumano, in un ambiente sospeso.
    • Premio a livello europeo per il suo tono inquietante e la regia raffinata.

Altri cortometraggi italiani da scoprire

  • Thriller (2016) – Giuseppe Marco Albano
    Adolescente di provincia ossessionato da Michael Jackson vuole uscire dalla routine. Sarcastico e emotivo. Vincitore del Nastro d’Argento.
  • A casa mia (2016) – Mario Piredda
    Un pastore resta l’unico abitante di un paese abbandonato: solitudine, memoria e identità. Premio David di Donatello.
  • Magic Alps (2018) – Andrea Brusa & Marco Scotuzzi
    Rifugiato afgano si presenta al centro d’accoglienza con una capra. Storia ironica e toccante sul tema dell’accoglienza.

Perché questi corti sono così efficaci?

  • Sintetici ma potenti: in pochi minuti raccontano vite complesse.
  • Temi attuali: immigrazione, genere, marginalità, identità.
  • Scuola di regia: molti autori sono diventati affermati nel cinema italiano.
  • Estetica e innovazione: narrativa visiva intensa, originale, spesso poetica.

Dove vederli

  • Rai Cinema Channel, MyMovies, Vimeo, YouTube (canali dei registi)
  • Festival come Cortinametraggio, Giffoni, Visioni Italiane spesso li pubblicano online dopo gli eventi.

Conclusione: cortometraggi italiani da non perdere

I cortometraggi italiani da non perdere sono più che semplici video: sono finestre su vite, culture, emozioni e storie che parlano al cuore. Ogni titolo è un mondo a sé, capace di commuovere, stimolare e ispirare. Se sei curioso del cinema d’autore o vuoi ampliare il tuo orizzonte narrativo, questi corti sono il punto di partenza ideale.