La terza stagione di Hannibal: la fine
La terza stagione di Hannibal nel suo finale è caratterizzata dalla tensione tra Will e il doctor Lecter. Il rapporto già teso esplode quando il serial killer ammette di aver dato l’indirizzo del profiler al Grande Drago Rosso. Nel frattempo la moglie e il figlio adottivo del protagonista sono in ospedale con ferite lievi.
Dolarhyde, sconvolto per il suo fallimento e a tratti per la sua bontà, rompe con Reba. Le dice che lo fa per evitare di farle del male e la situazione comincia a diventare inquietante, tant’è che la ragazza lo caccia dal suo studio.
Senza più idee l’FBI decide di usare il dottor Chilton, ex direttore dell’ospedale psichiatrico, come esca per attirare Dolarhyde. In un’intervista scritta lo psichiatra esaspera e rivolge parole fin troppo pesanti al Grande Drago Rosso, suggerite da Will, chiamandolo anche Fatina dei Dentini. Il piano fallisce.
La verità
Chilton viene catturato dal Killer, torturato e ustionato a casa di Dolarhyde. Accade, però, un imprevisto: Reba suona al campanello. Alla fine Chilton verrà bruciato e verrà soccorso in fin di vita. Nei momenti di dolore capisce che è stato Will a spingere perché il piano si attuasse. Appena lo rivedrà i suoi rancori verranno a galla, e Will verrà di nuovo accusato di essere come i serial killer che insegue. Dolarhyde non ce la fa più a mentirle, così rivela a Reba la sua vera identità: il Grande Drago Rosso, poi da fuoco alla casa. La donna ne esce indenne, mentre l’uomo finge la sua morte per attaccare Will.
Il finale
La mossa finale dell’FBI è quella di usare come esca il Dottor Lecter, sperando che il Grande Drago Rosso provi a liberare colui che ammira e così venir preso. Il piano funziona a metà perché il killer non viene preso ma riesce a liberare Hannibal. Will, rimasto il solo con Hannibal, lo segue fino alla sua casa sul mare. Dolarhyde li raggiunge e nasce uno scontro in cui rimarrà ucciso. Will, alla fine, abbraccia Hannibal, gettando entrambi giù dalla scogliera. Dopo i titoli una scena lascia tutto aperto: la compagna di Hannibal che lo aveva seguito in Europa, sua ex psichiatra, è seduta a tavola. Da sempre fantasticava che l’amore tra i due sarebbe finito con l’uomo che avrebbe assaporato la donna. Sul tavolo una coscia, ben cotta e pronta per essere mangiata, una sedia vuota e la ferita fresca che arriva praticamente al bacino.
