Lord of war: introduzione
Ormai storica pellicola del 2005, Lord of War è prodotta e diretta da Andrew Niccol. Il protagonista è Nicolas Cage che interpreta un mercante d’armi ucraino, Yuri. L’uomo vive con i genitori e con il fratello a Little Odessa, Brooklyn, dove gestiscono un piccolo ristorante. Un giorno lì davanti avviene una sparatoria e Yuri capisce che una delle cose che saranno sempre essenziali nella società umana sono le armi. L’umano bisogno di uccidere sarà sempre presente. Il padre, ebreo da quando è a New York, gli fa conoscere un contatto. Yuri vende le prime mitragliette. Con la fine della guerra in Libano nel 1982 molti M16 sono rimasti abbandonati ed è da lì che Yuri e il fratello, Vitaly, iniziano il business. La concorrenza è molta.
L’Interpol
Tutto va bene e il giro d’affari di Yuri aumenta sempre di più. Jack Valentine, agente dell’Interpol, mette gli occhi su di lui. Intanto l’ucraino ha trovato come moglie una fotomodella che non vuole sapere nulla dei suoi affari ma che lo ama e ama quello stile di vita, Ava Fontaine, che gli darà un figlio. Nei giri loschi la cocaina è molto in voga e presto Vitaly ne diventa dipendente. Yuri inizia a gestire da solo i suoi affari e quando nel ’92 cade l’URSS si apre un baule d’oro. Un parente ucraino del trafficante è un generale dell’Armata Rossa e gli rivende sottobanco una marea di Ak-47, elicotteri da guerra e carri armati. Un suo concorrente uccide il generale ma Yuri è troppo potente: inizia a fare affari con il Presidente della Liberia, Baptise. Yuri riesce a consegnare l’ennesimo carico di armi al Presidente, sfuggendo in maniera astuta all’Interpol, così Baptise catture ed elimina insieme a Yuri il suo concorrente.
La svolta
Ava, insospettita dalla presenza della polizia, viene a sapere del giro del marito da Jack. Per amore della donna smette il suo traffico e inizia ad investire in attività oneste. Per mesi va tutto bene. Poi Baptise si presenta a casa di Yuri prima di un incontro all’ONU: ha bisogno di armi, in cambio propone enormi diamanti. Yuri cede e Ava, pedinandolo insospettita, lo scopre. In Liberia Baptise gli propone un incontro in Sierra Leone. Yuri e Vitaly, ripresosi dalla dipendenza e bisognoso di denaro, accettano. Le armi, però, servono a sterminare un villaggio lì vicino: Vitaly non ci sta e viene ucciso. Tornato negli USA Yuri, solo al mondo, viene arrestato. La CIA lo libera perché è troppo bravo in ciò che fa ed esporterà armi per il governo.
Opinione
Film tratto da una storia vera, ha una struttura quasi da documentario, ma la trama è avvincente e sempre in continuo movimento. Per la storia che narra sarebbe stata utile anche una mini-serie. Ricorda The Wolf of Wall Street come concept. L’unica cosa che stona è la moglie che lo tradisce: il patto tra loro era basta armi, però lei aveva accettato tutto quel denaro sporco in precedenza e andare dalla polizia senza nemmeno parlargli è irrealistico. Interessante, invece, la zona grigia che viene citata in tutto il film.

