La visione prima di tutto

Dietro ogni film che ci emoziona, c’è un regista che ha saputo vedere prima di girare. Al Sundance Film Festival 2025, i Directing Awards sono stati un manifesto di coraggio, novità e impegno civile. Non premi tecnici, ma riconoscimenti al gesto artistico.

Ricky – Rashad Frett

“Non volevo fare un film sul carcere. Volevo parlare della libertà.” – R. Frett

Premiato come Miglior regista U.S. Dramatic, Rashad Frett è un esordiente che con Ricky racconta il ritorno alla vita dopo 15 anni di prigione. Girato in Connecticut, il film è una parabola umana e cruda, con un protagonista straordinariamente interpretato da Kevin Walton.

Temi:

  • reinserimento sociale
  • alienazione urbana
  • identità nera post-carceraria

Un’opera politica e poetica, che lascia il segno.

The Perfect Neighbor – Geeta Gandbhir

Vincitrice del Directing Award U.S. Documentary, la regista indiana-americana racconta, con materiali originali di bodycam della polizia, una banale lite di vicinato degenerata in omicidio.

Un film-inchiesta che lascia lo spettatore senza fiato. La costruzione narrativa alterna testimonianze, immagini shock e frammenti intimi, svelando una giustizia che non sempre protegge.

2000 Meters to Andriivka – Mstyslav Chernov

Regista e reporter ucraino, già autore di 20 Days in Mariupol, Chernov torna a Sundance con un documentario girato sul fronte ucraino, premiato come Best Director World Cinema Documentary.

Con camera a mano, pochi tagli, e interviste fatte sotto le bombe, Chernov ci porta dentro il cuore della guerra. Un lavoro urgente, etico, pericoloso.

“Quando racconti la verità, devi essere più veloce della propaganda.” – M. Chernov

The Things You Kill – Alireza Khatami

Regista iraniano, già noto a Venezia, vince il premio per la regia nella categoria World Cinema Dramatic. Il suo film è un noir psicologico ambientato in una Teheran immaginaria, dove vendetta, memoria e giustizia si confondono.

Una regia elegante, sofisticata, che mette in scena il peso del trauma con simbolismi e immagini potenti.

Perché questi registi brillano

Voce autoriale distinta
Stile visivo forte e riconoscibile
Temi urgenti e universali
Uso consapevole del linguaggio cinematografico


Conclusione

Il cinema non è solo sceneggiatura. È direzione. E i registi premiati a Sundance 2025 ci ricordano che osare è ancora possibile. Le loro storie sono ferite aperte, sogni non addomesticati, verità raccontate con un’estetica potente.

Sono loro a costruire il cinema che ci farà discutere domani.

Un pensiero su “Registi ribelli: chi ha trionfato al Sundance 2025”

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