Con un gesto d’amore verso il cinema italiano, Sean Baker – fresco vincitore dell’Oscar 2025 per Anora – rende omaggio a Ornella Muti attraverso una raffinata edizione Blu-ray e DVD della sua filmografia anni Settanta. Ornella Muti 1970s Collection include quattro titoli restaurati, contenuti speciali e un’intervista esclusiva firmata dallo stesso regista.
Un atto d’amore per il cinema italiano
Il cofanetto, curato da Cult Epics e distribuito da MVD Entertainment Group, è un’operazione culturale che va ben oltre il collezionismo. Comprende:
- La moglie più bella (Damiano Damiani), in 4K
- Summer Affair e First Love, in 2K
- Nest of Vipers, restaurato in 4K
A rendere ancora più prezioso il progetto sono le nuove illustrazioni di Gilles Vranckx e una lunga intervista in cui Baker racconta il suo legame artistico con l’attrice.
Ornella Muti tra memoria e riscoperta
Baker ha affermato a IndieWire: «Sono felicissimo di incontrare la leggendaria Ornella Muti, un’icona il cui lavoro mi ispira da anni». Il regista di Tangerine e The Florida Project si conferma uno dei più acuti curatori di immagini e memorie pop del nostro tempo, attento a riscattare figure cinematografiche che hanno lasciato un segno profondo ma talvolta dimenticato.
Un ponte tra generazioni e culture
Questo omaggio è un esempio virtuoso di preservazione cinematografica e di rilettura autoriale. Baker agisce qui come cinefilo militante, portando Muti – simbolo di sensualità e talento europeo – al pubblico nordamericano, spesso poco esposto alla produzione italiana di quegli anni. L’operazione riecheggia lo spirito della cinéphilie francese dei Cahiers du Cinéma: riscoprire, rivalutare, mettere in luce.
Riferimenti e risonanze
Il lavoro di Baker ricorda analoghi tentativi di restauro identitario compiuti da registi come Quentin Tarantino con Pam Grier in Jackie Brown, o Pedro Almodóvar quando rivisitò l’icona Carmen Maura. Come loro, Baker è consapevole che la storia del cinema è fatta anche di sguardi dimenticati, volti archiviati, corpi che aspettano di essere riattivati. In questo senso, il cofanetto può essere letto come un atto performativo e affettivo, a metà tra documento storico e dichiarazione d’intenti.
Una nuova linfa per il mito di Ornella Muti
A distanza di cinquant’anni, Ornella Muti – oggi attiva, presente sui social, ironica e libera – torna a splendere. L’iniziativa, annunciata dalla figlia Naike Rivelli, è stata salutata come «la celebrazione di un’amicizia straordinaria» tra artisti. E lo è davvero: nella cultura contemporanea frammentata, dove tutto passa in fretta, vedere una grande attrice tornare ad essere materiale vivo di studio, di visione e di passione è un segnale potente.
Un progetto riuscito che lascia il segno
Il cofanetto Ornella Muti 1970s Collection è molto più di una raccolta restaurata. È un progetto politico e culturale, che interroga l’industria, esorta alla conservazione, ma anche all’immaginazione collettiva. Sean Baker non ha solo voluto celebrare una diva: ha costruito un archivio emotivo, ha aperto un varco tra passato e futuro, tra Europa e America, tra autorialità e memoria.