Una storia di accoglienza, utopia e resistenza arriva sul grande schermo per raccontare il modello Riace e le vicende del suo sindaco Mimmo Lucano
Il documentario Un paese di resistenza, diretto da Shu Aiello e Catherine Catella, sarà proiettato a Milano lunedì 2 dicembre alle ore 19 presso il Cinema Beltrade e alle 21 a Rho, presso Cin&Città. La proiezione sarà accompagnata dalla produttrice Serena Gramizzi, offrendo un’occasione per approfondire una vicenda che ha segnato la storia politico-giudiziaria italiana e che continua a far discutere.
La rinascita di Riace: accoglienza come modello
Riace, piccolo borgo della Calabria, è diventato negli ultimi decenni un simbolo di accoglienza e solidarietà. Nel 1998, l’approdo di una barca con 200 migranti curdi segnò l’inizio di un percorso straordinario. Le case abbandonate furono riaperte, le strade si animarono di nuove vite e il paese, guidato dal sindaco Mimmo Lucano, divenne un esempio di integrazione riconosciuto a livello internazionale.
Tuttavia, l’arresto di Lucano nel 2018 e le accuse di associazione a delinquere, falso e truffa hanno cambiato radicalmente la percezione pubblica del modello Riace. Un paese di resistenza si propone di raccontare questa storia con uno sguardo umano e politico, mostrando come il paese e i suoi abitanti abbiano continuato a resistere nonostante le avversità.
Mimmo Lucano: tra condanne e riconoscimenti
Domenico Lucano, noto come Mimmo, è stato sindaco di Riace dal 2004 al 2018 e, dopo un periodo di allontanamento, è stato rieletto nel 2024. Il documentario analizza le complessità della sua vicenda giudiziaria, che ha visto una condanna di primo grado ridotta in appello a un anno e sei mesi, e il recente contenzioso con la Corte dei Conti per un presunto danno erariale.
La figura di Lucano, elogiata a livello internazionale per il suo approccio innovativo all’accoglienza, rappresenta un esempio controverso di come la politica possa intrecciarsi con la giustizia. Il modello Riace è stato al centro di un dibattito acceso, tra chi lo ha definito un laboratorio di integrazione e chi lo ha visto come una deviazione dalle norme vigenti.
Un documentario tra utopia e realtà
Dopo aver partecipato a numerosi festival, tra cui il Biografilm Festival, Un paese di resistenza arriva in sala per offrire una riflessione profonda su temi di grande attualità: immigrazione, giustizia sociale e resistenza civile. Le registe Shu Aiello e Catherine Catella, già autrici di Un paese di Calabria, tracciano un ritratto intimo e collettivo di un’esperienza unica, che pone domande cruciali sulla direzione del nostro futuro.
Accessibilità e inclusione
Il film sarà proiettato con sottotitoli dedicati a spettatori non udenti, grazie al contributo della FIADDA Emilia-Romagna e del Ministero per le disabilità. Questo elemento sottolinea l’impegno del progetto verso un cinema inclusivo e accessibile a tutti.
Incontro con le autrici e la produzione
Durante l’evento al Cinema Beltrade, il pubblico avrà l’opportunità di dialogare con la produttrice Serena Gramizzi, esplorando i dettagli della produzione e le motivazioni che hanno guidato il progetto. La serata rappresenta non solo un momento di cinema, ma anche un’occasione per riflettere su questioni di grande rilevanza sociale.
Informazioni utili
Il documentario, prodotto da Bo Film in collaborazione con Les Films du Tambour de Soie e Dancing Dog Productions, è distribuito in Italia da OpenDDB – Distribuzioni dal basso. Per ulteriori informazioni e per vedere il trailer ufficiale, è possibile visitare il sito ufficiale del documentario.